COMUNICATO STAMPA SERIE A2, NEWTON PAYTON BARI 05/12/2010

Newton Payton Bari in gara fino a metà del terzo tempo, poi è solo Telimar
Palermo si impone 15-9.Cufino:“Abbiamo solo due tempi e mezzo nella testa”

Bari, 04.12.2010 ore 14.45

NEWTON PAYTON BARI – TELIMAR PALERMO 9-15 (2-4; 3-2; 1-5; 3-4)

NEWTON PAYTON BARI: Vettone, Angarano, Foglio, Batoli 1, Provenzale 3, Mannarini 1, Cuccovillo 1, Santamato, Di Pasquale, Sassanelli 1, Martiradonna, De Bellis 1, Hoppal 1. All. Cufino TELIMAR PALERMO: Colosi, Zubcic 3, Galioto 1, Di Patti 3, Salemi 2, Buttafuoco, Calabrese, Sambito 1, Lo Cascio 3, Mattarella, Tullio 2, Covello A., Sansone. All. Occhione

ARBITRI: Alfi-Barletta. NOTE: Spettatori: 400 circa


Il sogno della Newton Payton Bari di muovere la classifica nel giorno del debutto casalingo in A2 di una rappresentativa del capoluogo pugliese si infrange a metà del terzo tempo del match con la Telimar Palermo: raggiunti i siciliani sul 6-6 con un gran gol di Mannarini a mettere il sigillo su una prima parte di gara di grande intensità dei baresi, la formazione di Bruno Cufino è paradossalmente entrata in un lungo tunnel dal quale è uscita soltanto parzialmente alla fine della quarta frazione a match ormai compromesso. Le cinque reti consecutive siglate dal team isolano nella terzo quarto di gioco hanno spento sul nascere gli entusiasmi della compagine biancoverde e dei circa 400 tifosi accorsi a sostenerli, chiudendo di fatto l’incontro. Per il giovanissimo settebello barese la consolazione di aver mostrato decisi miglioramenti rispetto all’esordio della scorsa settimana con l’Acquachiara, ma anche la piena coscienza della necessità di doversi costruire un bagaglio di esperienza più solido per poter competere ad armi pari a questi livelli.
Un vero peccato se si pensa che la Newton Payton, passata in vantaggio con Hoppal, da sin dalle prime battute la sensazione di potersela giocare fino in fondo. Al punto che subita la rimonta palermitana con Di Patti, Tullio e Galioto, i draghetti del Presidente Rossi mostrano di non aver alcuna intenzione di mollare e accorciano con Sassanelli (2-3). Una rete del temibile croato Zubcic conclude il primo quarto (2-4). Ma la Payton c’è e lo si vede nella seconda frazione di gioco: i ragazzi di Mister Cufino tengono in apprensione i più esperti avversari facendo sentire il loro fiato sul collo degli ospiti: la doppietta di Provenzale (sempre più bomber dei baresi) e il gol di Cuccovillo regalano alla squadra di casa il primo parziale vinto in A2 (3-2 il risultato del secondo tempo di gioco, 5-6 quello complessivo alla fine dei secondi otto minuti effettivi). A inizio terzo tempo quella che sembra la svolta del match: Vettone prima para un rigore a Zubcic e poi smarca Mannarini che solo davanti a Colosi lo trafigge. Il boato del pubblico di casa sembra il preludio ad un grande finale. E invece su Di Pasquale e compagni cala il sipario mentre Palermo vola Con Salemi, Tullio, Zubcic, Sambito e Di Patti (6-11). L’ultima frazione è pura accademia per i siciliani, che ormai sicuri dei tre punti abbassano i ritmi consentendo alla squadra di casa di rendere meno severo il punteggio e di festeggiare la seconda tripletta consecutiva di Provenzale. Finisce 15-9 per i palermitani, non senza qualche rammarico per i pugliesi. “Le partite durano 4 tempi e noi ne abbiamo due e mezzo in testa” – le parole a fine gara di Mister Bruno Cufino, tecnico della Newton Payton Bari – “ e pur riconoscendo gli indubbi meriti degli avversari, va sottolineato che siamo stati noi a servire loro su un piatto d’argento le condizioni per passeggiare nel finale, come poi puntualmente è successo. Ad ogni modo non c’è da disperarsi, dobbiamo stringere i denti e stare vicini a questi ragazzi. Il progetto della società è quello di valorizzare i giovanissimi talenti locali e provare a portare ad altissimi livelli la pallanuoto pugliese, progetto che io ho sposato in pieno e per il quale mi sento fiducioso. Ma è importante rimanere compatti attorno alla squadra e sostenerla: la pallanuoto è un patrimonio culturale della città di Bari, dobbiamo preservarla a tutti i costi”.
   
 
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